SANT'EFISIO MARTIRE
La struttura attuale può farsi risalire ad un periodo che va dal XVI al XVIII secolo, come suggerisce la datazione della campana originaria forgiata nel 1679 e tuttora qui custodita.
L'esistenza di una chiesetta in Giorgino, comunque, dovrebbe risalire a molto prima e potrebbe ricondurre ad una presenza monastica orientale, che la collocherebbe addirittura fra il VI ed il IX secolo; infatti risalgono al primo millennio i primi riferimenti di un edificio religioso in questa località. Tuttavia, data la frequente contaminazione che si è avuta in Sardegna, tra San Giorgio di Cappadocia e San Giorgio vescovo di Suelli, non è facile sapere se l'attuale chiesetta sorga nello specifico luogo dell'originario insediamento o se risalga ad epoca più recente. Ad ogni modo, proprio dal nome del primo luogo di culto dedicato a San Giorgio, qualunque esso sia, deriva il nome di questa località.
L'edificio attuale ha un'architettura seicentesca, con cupola ottagonale, semplice facciata con campaniletto a vela, nel quale si trova la campana del XVII secolo; l'aula è coperta a due falde, ha un pavimento originario in maiolica dipinta a mano nel '600, sul quale poggia l'altarino settecentesco. All'interno della cupola troviamo un singolare affresco con i quattro mori, caratterizzati dal fatto che guardano tutti in direzione diversa ed hanno gli occhi bendati.
Nella chiesetta, originariamente vi era conservato un retablo denominato "La Crocifissione" e dipinto nel 1508 da Lorenzo Cavaro. Una parte di esso è attualmente custodita nella Pinacoteca Nazionale di Cagliari ed un'ulteriore porzione, che rappresenta la Madonna in Trono, fa parte di una collezione privata a Torino. Adesso sopra l'altare, sono collocati, una pala in foglia d'oro del '700, una Via Crucis in legno e gesso ed una statua di Sant'Efisio, attribuita forse a Cima od a Lonis, risalente alla fine del XVIII secolo.
scheda dal sito la corte in giorgino
La festa
Non se ne svolge ma è legata alla festa cagliaritana di Sant'Efisio. Il simulacro di Sant'Efisio, partito da Cagliari la mattina del primo maggio, si concede una breve sosta nel primo pomeriggio per il cambio dell'abito e del cocchio. Prosegue per il suo lungo tragitto, con varie fermate, sino alla sua chiesetta di Pula. La sera del 4 maggio, all'imbrunire, Sant'Efisio torna a Giorgino, ultima tappa nel viaggio di rientro che lo riporterà a Cagliari
Come si raggiunge
Stesso percorso per arrivare alla chiesa della Madonna di Fatima, dalla quale dista poche centinaia di metri
Per saperne di più
cocchiosantefisio.org -
L'esistenza di una chiesetta in Giorgino, comunque, dovrebbe risalire a molto prima e potrebbe ricondurre ad una presenza monastica orientale, che la collocherebbe addirittura fra il VI ed il IX secolo; infatti risalgono al primo millennio i primi riferimenti di un edificio religioso in questa località. Tuttavia, data la frequente contaminazione che si è avuta in Sardegna, tra San Giorgio di Cappadocia e San Giorgio vescovo di Suelli, non è facile sapere se l'attuale chiesetta sorga nello specifico luogo dell'originario insediamento o se risalga ad epoca più recente. Ad ogni modo, proprio dal nome del primo luogo di culto dedicato a San Giorgio, qualunque esso sia, deriva il nome di questa località.
L'edificio attuale ha un'architettura seicentesca, con cupola ottagonale, semplice facciata con campaniletto a vela, nel quale si trova la campana del XVII secolo; l'aula è coperta a due falde, ha un pavimento originario in maiolica dipinta a mano nel '600, sul quale poggia l'altarino settecentesco. All'interno della cupola troviamo un singolare affresco con i quattro mori, caratterizzati dal fatto che guardano tutti in direzione diversa ed hanno gli occhi bendati.
Nella chiesetta, originariamente vi era conservato un retablo denominato "La Crocifissione" e dipinto nel 1508 da Lorenzo Cavaro. Una parte di esso è attualmente custodita nella Pinacoteca Nazionale di Cagliari ed un'ulteriore porzione, che rappresenta la Madonna in Trono, fa parte di una collezione privata a Torino. Adesso sopra l'altare, sono collocati, una pala in foglia d'oro del '700, una Via Crucis in legno e gesso ed una statua di Sant'Efisio, attribuita forse a Cima od a Lonis, risalente alla fine del XVIII secolo.
scheda dal sito la corte in giorgino
La festa
Non se ne svolge ma è legata alla festa cagliaritana di Sant'Efisio. Il simulacro di Sant'Efisio, partito da Cagliari la mattina del primo maggio, si concede una breve sosta nel primo pomeriggio per il cambio dell'abito e del cocchio. Prosegue per il suo lungo tragitto, con varie fermate, sino alla sua chiesetta di Pula. La sera del 4 maggio, all'imbrunire, Sant'Efisio torna a Giorgino, ultima tappa nel viaggio di rientro che lo riporterà a Cagliari
Come si raggiunge
Stesso percorso per arrivare alla chiesa della Madonna di Fatima, dalla quale dista poche centinaia di metri
Per saperne di più
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