SAN GIORGIO MARTIRE
La “Villa” di Santa Maria Maddalena (oggi conosciuta come La Maddalena Spiaggia di Capoterra), nel periodo giudicale e aragonese possedeva un porto nello stagno, le saline, una peschiera vicino al ponte di Maramura, un porto con pontile sul mare della Maddalena Spiaggia e una vasta area boschiva che, nella seconda metà del ‘700 venne disboscata per la lambranza. Contava inoltre una chiesa e 41 fuochi registrati nel 1323. Abbandonata tra la fine del XIV secolo e il periodo successivo, la Villa di Santa Maria Maddalena si trasformò in un “paese fantasma” e lo rimase fino alla seconda metà del ‘700, quando un abile imprenditore, il Console Giorgio Vallacca, vi impiantò le saline e trasformò il luogo, oramai da tempo desolato e malsano a causa degli stagni circostanti, in un podere ricco e prospero. Lo stesso imprenditore nell’anno 1777, in un lettera indirizzata all’Arcivescovo Vittorio Mellano, chiese il permesso di poter edificare una chiesa dedicata a San Giorgio Martire delle Saline, per offrire un servizio utile per quel luogo ormai abbandonato da tempo. Inoltre scrisse nella lettera che, la cappella se pur privata, era accessibile a tutti: massai, pastori, pescatori e ai “foresteris”. La chiesa di San Giorgio venne costruita nel 1778 e più tardi, nel 1782, Vallacca acquistò anche l’antica chiesa di Santa Maria Maddalena per la somma di 15 scudi. Nelle trattative epistolari tra Vallacca e il cancelliere ecclesiastico referente dell’Arcivescovo Vittorio Mellano, si leggono le condizioni in cui versava l’antica chiesa: non aveva più il tetto e la finestra, ma erano solo presenti le mura perimetrali; la porta era vecchia e la chiesa non aveva più un ponte. In una mappa del 1793, sopra la casa della Maddalena compare una croce, ad indicare la presenza della chiesa. L’edificio corrisponde allo stabile tutt’oggi presente nella località Maddalena Spiaggia, dopo il ponte di Maramura, ma è un vecchio rudere abbandonato. Mentre la chiesa di San Giorgio Martire delle Saline è stata demolita nel 1997, per dare spazio alle costruzioni della Residenza del Sole. In riferimento a quest’ultima, tengo a informare il lettore, che ciò non è avvenuto per l’incuria di preservare un nostro bene storico e artistico, in quanto nessuno era al corrente dell’esistenza della chiesa di San Giorgio dell’epoca Sabauda e tanto meno, si è/era a conoscenza che i vecchi ruderi nell’odierna Maddalena Spiaggia, siano quelli dell’antica chiesa di Santa Maria Maddalena. Anche se le “capillarità” di questo patrimonio storico e artistico non sono più percepibili “a occhio nudo”, possiamo almeno divulgare questi elementi storici e inediti, servendoci di questo importante sito, o consultando il testo cartaceo presso le biblioteche, per la salvaguardia del nostro patrimonio culturale.
A cura di Cinzia Arrais, accompagnatrice guida Gae e autrice della pubblicazione "La Maddalena Spiaggia dal 1300 alla seconda metà del 1700"
A cura di Cinzia Arrais, accompagnatrice guida Gae e autrice della pubblicazione "La Maddalena Spiaggia dal 1300 alla seconda metà del 1700"