NOSTRA SIGNORA DI LOURDES
Inaugurata il primo gennaio 1985, concepita secondo un progetto elaborato su basi strettamente teologiche e simboliche, è realizzata con la pietra ed il cemento, materiali che conferiscono modernità, originalità e nel contempo tradizione.
La scelta della struttura architettonica fu dettata anche dalla conformazione geografica del luogo, salvaguardato con la rinuncia dello sbancamento di una parte della collina antistante. Il primo modello a classica pianta basilicale, pensato fin dal 1982, venne accantonato in favore di una struttura circolare che richiama le chiese orientali, le quali ospitano l’assemblea dei fedeli intorno alla mensa eucaristica. In particolare, il progettista si rifece all’Anastatis costantiniana, ovvero la basilica circolare voluta dall’imperatore romano in ricordo della Resurrezione di Gesù Cristo: deambulatorio anulare individuato da una fila di dodici pilastri, cupola troncoconica a tino rovesciato e quattro cappelle laterali a forma di croce.
Ricca di simbolismi strutturali e numerici ad incominciare dalla rotondità, segno di unicità, protezione e pienezza e quindi di Dio come Entità Suprema. Inoltre le quattro croci ad interpretazione dei quattro angoli del mondo verso i quali deve procedere l’annuncio del Vangelo. L’altare, posto al centro dell’universo, figurato dal cerchio dei 12 pilastri che sorreggendo la volta, richiamano i segni dello Zodiaco e quindi dell’inconoscibile immensità del Firmamento. Anche la scelta del materiale per la pavimentazione, ha un significato ben preciso, csì come la cupola e le capriate che richiamano la chiglia della nave della Chiesa, strumento di salvezza, a ricordo dell’Arca di Noè. Il porticato esterno, infine raffigura due braccia protese nell’accoglienza fraterna dell’intera comunità
Come si raggiunge
È la parrocchiale della frazione di Poggio dei Pini, distante circa 4 km da Capoterra ed è ben segnalata.
Lungo il percorso, sono segnalate anche le chiese campestri di Santa Barbara e San Gerolamo.
scheda dal sito capoterra.net
La scelta della struttura architettonica fu dettata anche dalla conformazione geografica del luogo, salvaguardato con la rinuncia dello sbancamento di una parte della collina antistante. Il primo modello a classica pianta basilicale, pensato fin dal 1982, venne accantonato in favore di una struttura circolare che richiama le chiese orientali, le quali ospitano l’assemblea dei fedeli intorno alla mensa eucaristica. In particolare, il progettista si rifece all’Anastatis costantiniana, ovvero la basilica circolare voluta dall’imperatore romano in ricordo della Resurrezione di Gesù Cristo: deambulatorio anulare individuato da una fila di dodici pilastri, cupola troncoconica a tino rovesciato e quattro cappelle laterali a forma di croce.
Ricca di simbolismi strutturali e numerici ad incominciare dalla rotondità, segno di unicità, protezione e pienezza e quindi di Dio come Entità Suprema. Inoltre le quattro croci ad interpretazione dei quattro angoli del mondo verso i quali deve procedere l’annuncio del Vangelo. L’altare, posto al centro dell’universo, figurato dal cerchio dei 12 pilastri che sorreggendo la volta, richiamano i segni dello Zodiaco e quindi dell’inconoscibile immensità del Firmamento. Anche la scelta del materiale per la pavimentazione, ha un significato ben preciso, csì come la cupola e le capriate che richiamano la chiglia della nave della Chiesa, strumento di salvezza, a ricordo dell’Arca di Noè. Il porticato esterno, infine raffigura due braccia protese nell’accoglienza fraterna dell’intera comunità
Come si raggiunge
È la parrocchiale della frazione di Poggio dei Pini, distante circa 4 km da Capoterra ed è ben segnalata.
Lungo il percorso, sono segnalate anche le chiese campestri di Santa Barbara e San Gerolamo.
scheda dal sito capoterra.net